mercoledì 31 luglio 2013

No more regrets - la proprietà è un furto

Anche se è mezzanottte e tra pochi minuti devo lavorare per il mio padrone, la nuova canzone rosichina si è fatta spazio a gomitate ed è arrivata sino a qui, sotto forma di demo prodotto in casa e poche pretese.
No more regrets (non più rimpianti, credo sia questa la traduzione) parla di una persona che cambia il suo lavoro e cambia la vita, sua e delle persone che gli stanno accanto. Lascia la via vecchia per la nuova e diventa panettiere della via porrettana. La via porrettana è la via che da Ferrara porta sino a Pistoia passando da Bologna e, appunto, Porretta.


Quale forza permette a quest'uomo o donna di cambiare? Probabilmente l'amore, sicuramente la consapevolezza che la proprietà è un furto e che la vita non è eterna. Curiosamente, la voce narrante è quella del macellaio arricchito Ugo Tognazzi in "La proprietà non è più un furto", film di Elio Petri del 1973, che ritrae la nuova borghesia rampante che di lì a poco avrebbe preso il potere in Italia. Anche per questo carico oggi la canzone, come condanna definitiva di questa classe sociale, arrampicatrice e sprezzante degli altri esseri umani, che negli ultimi 40 anni ha messo in ginocchio il pianeta.
Nella canzone ci sono molti effetti per alleviare l'effetto "eco di stanza chiusa" tipico dei brani fatti con un computer vecchio e un microfono indegno. Presto l'Orchestra Rosichino registrerà i nuovi pezzi, intanto ci ascoltiamo il timpano casereccio: questa canzone sarà nei prossimi concerti!


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